M'avvinghio sulla preda con la forza d'un felino. M'aiuto da solo perché l'uomo è solo. So quello che devo fare per me stesso. So e non so un bel cazzo. So. Parole spese al vento per convertire scemi sordomuti. Sordomuti nell'anima e non nel fisico. Non sentono e non gridano. Restano muti quando un qualche vaffanculo li raggiunge. Anche perché sono incapaci di sentire. Di discernere. Di volere interpretare anche ciò che è male. Campa nel tuo mondo dove tutto è rosa e fiori. Campa nello strafottuto giardino dei finzi del mio regno. Il tuo romanticismo è annacquato e patetico. Lotto con me stesso. Conflitti interiori più che complessi. Come lettering di writers che compongono un wild style. Sarò costretto ad immolarmi per una patria che se ne [strafotte di me. Di me e di quelli che in parte mi somigliano. Amo gente pacifica ma che si sa difendere. Lotta con tutti i mezzi necessari per quello che vuole ottenere. Lotta per se stessa. E non è egoismo. È voglia di rompere e dare in culo al mondo. Scusa il modo in cui ti dico questo. Anzi scusa un bel cazzo di niente. Se vuoi leggi. Se no scrivi le tue cose come cazzo vuoi. Scrivi che te passa. A me nun me passa più. Sono sempre gli altri ad essere in soprannumero. Devo utilizzare tutti i miei poteri per rimanere in vita. Devo essere più che pronto a qualsiasi evenienza. Il buio assale gente. A me m'ha quasi fagocitato del tutto. Senza punti superflui. Senza danni estendibili. Senza denti per un pane troppo duro da mangiare. Ingerire sostanze liquide acide per bere in un deserto di malinconia e fetore e vivere [gli ultimi istanti. Istanti di una vita fatta di screzi tipica di un mondo in cui ti fanno a pezzetti e ti buttano con due patate al forno.
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