Una sentenza inappellabile. Sei condannato senza più alcuna possibilità di riottenere [la libertà . Ti chiedi ancora perché hai fatto quel gesto. Sei un assassino. Ma non ritenerti peggiore degli altri. Tutti hanno istinti omicidi. Non li attuano perché non hanno [le palle necessarie. Fegato. Tu ce l'hai, ma l'hai usato male. Non fidarti di chi ti dice che il carcere ai giorni nostri [non è duro. Non sei più un uomo libero. Sei preda di chi si dimostrerà [più forte di te. Non so cosa significhi e quindi non t'ammorbo. Non ti consiglio poiché tu sarai sicuramente molto più [saggio di me. Raccapezzarti dentro quel fottuto tugurio non sarà facile. Non ti do speranza perché non ne hai. Non mandarmi al diavolo lo sai come va sta storia. Tutti siamo omicidi di qualcosa o di qualcuno. Tutti ammazziamo qualcuno o il nostro stesso essere. Però la prigione in cui tutti siamo relegati è un'altra [ancor più dura. Quella che alcuni si ostinano ancora a chiamare vita.
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