Sei la vita.
La brezza del mare ristoratore.
Sei quell’impeto
barbarico
cardiaco
quell’intimo
sussultorio
moto interiore.
Sei la tempesta
che surclassa la calma
l’occhio del ciclone penetrante
che tutto scruta.
Sei la medusa
che paralizza i miei pensieri.
Sei la dea della mia vendetta
personale.
Sei la fortuna che mi bacia
e che fotte a bestia la sfiga.
Sei la voce tenera e sensuale
che mi viene a trovare
la notte, che mi sveglia la mattina
e mi fa sentire meno solo.
Sei la mia cavalleria giunta in soccorso
all’ultimo istante.
Necessaria come respiro.
Sei un film cult da non perdere.
Sei la musica che gira intorno
e che dona nuovo ossigeno
al mio cervello in crisi profonda.
Sei l’unica luce di cui
vorrei irradiarmi.
Sei il lato oscuro della mia
forza
che mi attrae a se
in maniera inesauribile.
Sei calamita visiva.
Incantevole
come fiaba d’altri tempi.
Sei la lettera maiuscola
messa a capo dei miei versi.
Sei il riferimento che io perdo
quando vago a zonzo per la city.
Stella polare che mi indica
il tuo nord.
Treno che mi porta
alla destinazione esatta.
Sei la pressione che sale
nelle vene.
Sei l’abbraccio rincuorante
che annulla le mie pene.
Sei…
tutto quello che a parole
descrivere non potrei.
Sei la gioia, la grandezza,
la mia immensa voglia
di salvezza.