Si, si!
La vita inizia così:
lungo immense brughiere
praterie verdi sconfinate,
sotto cieli di Scozia imbronciati
e minacciosi
ma molto poco decisi a compiere
il proprio lavoro.
Un turbinio di emozioni mi assale
e dona nuovo vigore alla mia anima
combattuta e scarsamente motivata.
La bellezza mi sconvolge.
L’oro che diventa rosso.
I pensieri lasciali a Roma dittatrice.
Prigione dei miei amori inespressi
o meglio espressi ma negati.
Qui ti porti dietro soltanto birra,
schiamazzi diurni, volteggianti fanciulle ridenti,
nuvole numerose quanto pecore,
paesaggi latori di vita riempienti cervelli desertici,
due settimane di leggerezza
di una stupenda visione onirica
di un fottuto sogno a tempo determinato.
Biglietti lasciati ad italiani posteggianti
in ristretti posti auto
macchine prese a noleggio di straforo.
The next time leave me
a fucking open air.
Smart ass!!!
Festival da strada
corredato da estintori umani via inguine
scarsi soldati ambigui sposati ad un certo Teddy
palloni umani saltellanti qua e la
lungo le vie dell’esistenza.
Fidanzati darkettoni festanti.
Famigliole nordiche sorridenti e
pienamente coinvolte.
Avvolto nella nebbia a bassa quota
mi ritrovo a contemplare
un evidente opera d’arte
alla quale l’uomo ha partecipato
soltanto come comparsa.
Tale forse è il suo merito
e tale forse è la ragione per la quale
il risultato è così fine.
Cloudy day, pioggia leggera,
tempo incerto:
metafora atmosferica
per un vita ricca di passione
ed incertezze.