La vita non offre molto
anche se a volte ci si ricrede.
Offre un libro gratis
da avvenente turista americana.
Un pazzo sul treno
che sicuramente è l’ossigeno.
Una meretrice africana
che ti attira a sé col più scontato degli
“Ah bello!”.
Una Peroni in piazza Trilussa affollata
presa al solito baretto
dove l’esercente
è sicuramente Dio.
Un giorno di malattia inventata
strappato al lavoro quando si è più morti che vivi.
Un po’ di solidarietà e di conferme
da chi non ti aspetti affatto.
Una vacanza nel regno della follia
che dura quanto un bacio rubato a Trastevere.
Una serie di paranoie sensate e non
che ti rendono succube
di tutte le turiste vagabonde in stazione.
Un milione di banalità verbali
per ogni persona che muore
più o meno malamente.
Offre ipercalorici pasti consumati
in tavole calde californiane
di desertiche ambientazioni
pseudo messicane.
Una birra alla salute di ogni
“Bella passante”
che non ha ricambiato il tuo sguardo
maniacalmente alterato.
Un saluto ed un bacio in testa
alla bellezza vivente
presente nel temperamento
della gente semplice.
Un moto di rigurgito per gli intellettuali
che si parlano continuamente addosso
e per i “borghesi” che per moda
dicono di sì con la testa.
La vita offre molte cose ed altrettante te ne nega…
…e di tutto ciò che la vita
offre/non offre
io Pe-tro-li-ne-sca-men-te
“Me ne fregio”
e “M’accompagno da me”.