Tutti i giorni feriali
alla stazione.
Tutti i santi giorni lavorativi.
Oggi. Giorno senz’altro
migliore.
Giorno di rapidi intendimenti.
Ormai conosco tutti:
i due o tre pazzi
che di sicuro sanno
e hanno capito più cose
di me.
I due o tre ambulanti
che mi ripeto
lavorano sul serio “loro”
e non si lamentano
a differenza mia.
(forse si lamentano ma non lo danno
a vedere o sentire)
Le due o trecento facce
piatte
di cui faccio fatica
sopportarne la vista:
ricambiano a pieno
tale stima.
Quelle 5 o 10 ragazze
degne di nota
che ti fanno sognare
fino al loro sguardo di
risposta.
E penso: è mattina per tutti!
Poi c’è
un tizio: mi confessa la sua farsa
con molta sincerità
mi parla di suo figlio
dei 250 euro al mese con i quali
dovrebbe tirarlo su
ed io lo comprendo.
Comprendo il poco tatto
che la vita
usa nei nostri riguardi.
Comprendo che tocca farcela.
Ad ogni costo.
Sempre alla stazione.
Preso un treno che parte.
Destinazione vita.
Destinazione eternità.