Un grandissimo mal di testa
a conferma di giorni passati a decifrare segni
che non so interpretare
o meglio che non voglio interpretare.
Mi sento deluso, imbarazzato, forse addirittura
offeso
e so che non dovrei esserlo affatto.
La rabbia indirizzata contro un destino
che difficilmente mi rende ciò che gli ho pagato
con largo anticipo.
Resto sempre l’unico guerriero devastato
da malattie immaginarie
da patologie estreme che albergano in fondo
alle aule devastate del mio stomaco.
Groppo fisso e schiena a pezzi.
Anno che conferma la mia tendenza da vecchio:
non più solo “una questione di mentalità”
ma anche un malanno fisico evidente.
Questo non ottenere ciò che si vuole anche se
si lotta spasmodicamente per farlo proprio
e la peggiore delle prove da affrontare.
Il peggiore dei torti subiti.
A non chiedere quasi mai si finisce per accontentarsi
troppo spesso.
Tentare, tentare, tentare.
Coraggio che viene premiato a volte.
A volte però.
Spiritualmente motivato, animo attivo
e mi scopro addirittura positivo
anche se non dovrei.
Non dovrei farmi castelli in aria le cui fondamenta
ormai sprofondano nelle sommità del cielo.
Ci credo e non ci credo.
So solo che vorrei.
Attesa delle attese,
logorante, malinconica,
forse un addio laconico è
di maggior auspicio…
ma è difficile lasciarti così…
per me è difficile farlo…
solo per me.